Colui che è chiamato ‘pecora nera’ della famiglia è in realtà un cercatore di cammini di liberazione per l’albero genealogico.
Questo frutto dell’albero che non si adatta alle norme o alle tradizioni del Sistema Familiare, colui che fin da piccolo è andato in contromano lungo i cammini segnati dalle tradizioni familiari, è stato criticato, giudicato e talvolta rifiutato.
Tuttavia, è proprio lui ad essere chiamato a liberare l’albero dalle storie che si ripetono e che frustrano intere generazioni.
LE PECORE NERE NON SONO “DIFETTI DI FABBRICAZIONE”, MA “PRODOTTI” DI RARA QUALITÀ
Spesso si tende erroneamente ad accostare questi due termini: “diverso” e “sbagliato”.
Si pensa che il primo sia strettamente collegato al secondo e che le due definizioni convivano all’insegna di un rapporto simbiotico. Questo, però, non rispecchia assolutamente la realtà.
L’umanità, infatti, è bella e particolare proprio per via della sua eterogeneità. Se tutti fossimo uguali, non ci sarebbe bellezza, come nemmeno sviluppo e, addirittura, sopravvivenza.
La diversità è una prerogativa che ha consentito la scrittura di interi capitoli della storia dell’essere umano e, senza di essa, non saremmo mai potuti arrivare fino a questa pagina.
Idee, desideri, volontà e ambizioni divergenti da quelli consueti definiscono specificamente un’identità, offrendo così un’alternativa al processo vitale e impedendo all’esistenza di tingersi di un unico e noioso colore.
Ogni testa è un piccolo mondo, e la cosa che sfugge ai più è che il mondo delle “pecore nere” è un posto meraviglioso ed estremamente interessante.
LE PREROGATIVE INCOMPRESE DELLA PECORA NERA
Spesso le pecore nere sono i membri che, inconsapevolmente, mossi solo ed esclusivamente dai loro istinti, fuoriescono dai sentieri battuti.
– Sono infatti i primi a lanciarsi in ambiti del tutto sconosciuti alla famiglia (i primi a voler frequentare l’università, i primi ad abbandonare il paese natale e a partire per l’estero ecc.)
– Hanno valori, credenze ed inclinazioni naturali congenite totalmente diversi da quelli tipici della cerchia familiare (sono i primi a interrompere il tradizionale lavoro di famiglia e a dedicarsi ad una mansione differente, i primi ad adottare un’alimentazione vegetariana ecc.)
– Hanno una mentalità molto differente e osservano il mondo da una prospettiva innovativa, sconosciuta al loro ramo familiare.
L’INEVITABILE PREZZO DA PAGARE SE SI NASCE PECORA NERA
Le pecore nere, o “gli strani”, come vengono maldestramente definite dai più, sono spesso criticate per le loro scelte inedite, per il loro comportamento inusuale e per il loro stile di vita alternativo.
Queste diversità, inevitabilmente, complici l’eccessiva chiusura mentale e i numerosi preconcetti delle persone, creano delle conseguenze. Tra le più comuni, possiamo annoverare:
– L’emarginazione e la difficoltà a socializzare;
– Violenza psicologica e, talvolta, bullismo;
– Crescente senso di incomprensione, ingiustizia e solitudine all’interno dell’anima della pecora nera.
PERCHÉ DEVI ESSERE ORGOGLIOSO SE TI SENTI UNA PECORA NERA?
Perché quelli che non si adattano e gridano ribellione, nonostante tutte le incomprensioni a cui vanno incontro, creano un nuovo e fiorente ramo nell’albero genealogico. Ne rinnovano anche le radici, consentendogli di vivere più a lungo e in condizioni migliori.
La loro pazzia è acqua che nutre, mentre la loro passione è fuoco che riaccende il cuore degli antenati.
Ricordati che sentirsi chiamare “pecora nera” equivale a ricevere un complimento indiretto. Perché, come disse il filosofo romano Lucio Anneo Seneca:
Non c’è nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono. Perché potresti accorgerti, strada facendo, di non avanzare verso la destinazione che ti spetta, ma di andare semplicemente dove stanno andando tutti.
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