Se ti gira tutto storto leggi la parabola del contadino cinese:

Se ti gira tutto storto leggi la parabola del contadino cinese:

Se ti gira tutto storto leggi la parabola del contadino cinese. Il Buddismo ha illuminato tantissime persone grazie ai suoi principi volti alla saggezza, alla leggerezza e all’armonia.

Questa filosofia è riuscita nel tempo a discostarsi dall’ambito religioso, divenendo a tutti gli effetti un vero e proprio stile di vita. La chiarezza e la semplicità con la quale tale dottrina è riuscita ad esprimere i suoi concetti, sono ciò che le hanno concesso la fama mondiale di cui tutt’ora gode.

parabola

Parabole, favole e racconti rappresentano senza dubbio il principale mezzo di comunicazione di cui si avvale la filosofia Zen. Il loro pragmatismo e la loro semplicità facilitano notevolmente la comprensione del messaggio, ottimizzando il coinvolgimento della gente.

A proposito di ciò, oggi vi proponiamo la parabola del contadino cinese. Leggendo questa breve storia, anche le persone più impulsive e pessimiste vedranno accendersi un barlume di speranza al loro interno.

Una storia da leggere…

LA PARABOLA

“Parecchi anni fa, un uomo e suo figlio vivevano in un villaggio molto piccolo e tranquillo. Non possedevano granché, se non una baracca, un campo da coltivare e un cavallo per arare quel pezzo di terra.

Un giorno, il cavallo scappò improvvisamente. Gli abitanti del villaggio decisero di andare a trovare l’uomo e, una volta al suo cospetto, gli dissero: “come farai ad arare quel campo senza il tuo cavallo? che sfortuna che hai avuto!”.

L’uomo rispose prontamente: “forse sì… forse no… vedremo. Qualche giorno dopo la sua scomparsa, il cavallo fece ritorno assieme ad altri due esemplari. L’uomo si ritrovò dunque a possedere tre cavalli.

Gli abitanti del villaggio, dopo aver appreso la notizia, si recarono dall’uomo e gli dissero: “da non avere più cavalli sei passato ad averne addirittura 3… che fortuna che hai avuto!”. L’uomo, dopo aver riflettuto per qualche secondo, rispose: “forse sì, forse no… vedremo”.

Una settimana dopo, il figlio del contadino, mentre era intento a pulire la stalla dei tre cavalli, venne colpito con forza da uno di essi, cadendo malamente. Il ragazzo si ritrovò con la gamba destra rotta.

In seguito allo spiacevole evento, gli abitanti del villaggio andarono a trovare il contadino per dirgli la seguente frase: “tuo figlio era l’unica persona che poteva darti una mano… che sfortuna che hai avuto!”.

L’uomo, ancora una volta, rispose allo stesso modo: “forse sì, forse no… vedremo. 

Un mese dopo, alcuni ufficiali dell’esercito arrivarono nel piccolo villaggio e iniziarono a reclutare tutti i giovani per portarli in guerra.  Tuttavia, quando passarono davanti alla casa dell’uomo e videro in che condizioni si trovava il figlio, decisero di non portarlo con loro in guerra.

Gli abitanti del villaggio, colpiti dalla notizia, dissero al padre: “i nostri figli sono andati a morire in guerra, mentre il tuo è rimasto lì con te… che fortuna che hai avuto.” L’uomo, come sempre, rispose: “forse sì, forse no… vedremo”.MORALE della parabola…

La parabola cela dietro sé un importante messaggio:

Non essere sempre precipitoso nel trarre le conclusioni. Molte volte, infatti, dinnanzi alle difficoltà che la vita ci presenta non riusciamo ad essere sufficientemente lucidi.


Ci facciamo prendere dallo sconforto, ricadendo nell’atteggiamento vittimistico e maledicendo con tutte le nostre forze la sfortuna. Ma quel che manca, al giorno d’oggi, è proprio la capacità di saper pazientare.

Se un evento indesiderato si verifica nel corso del nostro viaggio, istintivamente tendiamo ad etichettarlo, a rinnegarlo fortemente. Se i raggi del Sole vengono improvvisamente coperti dalle nuvole, ecco che iniziamo a preoccuparci dell’imminente tempesta, se la tempesta inizia a scatenarsi, non facciamo altro che sperare passi in fretta.

Abbiamo il brutto vizio di giudicare tutto nell’immediato, spinti dalle nostre necessità momentanee. Non riusciamo però ad andare oltre l’evento stesso e a pensare alle ripercussioni positive che potrebbe avere su di noi.

Insomma, non riusciamo a comprendere che non sempre le tempeste si scatenano per generare distruzione. Molte volte, infatti, esse arrivano solamente per ripulire il nostro cammino.

Perciò, cerca di imparare dalla parabola del saggio contadino… sii paziente e non giudicare prematuramente ogni evento, perché è grazie all’infelicità dell’oggi che potrebbe scaturire la tua felicità di domani.

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