Se il troppo lavoro ti rende fortemente stressato, leggi la parabola del saggio pescatore

Se il troppo lavoro ti rende fortemente stressato, leggi la parabola del saggio pescatore

Il troppo lavoro rende stressati e nervosi. Le persone sanno che, solitamente, è l’eccessivo sforzo psico-fisico a renderle irascibili e poco pazienti.

Tuttavia, una parte della popolazione, nonostante abbia identificato la causa del suo disagio, preferisce lavorare sempre più ore rispetto al necessario.

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LA TRAPPOLA “CHE NON LASCIA SCAMPO”

Lo scopo di ciò, ovviamente, è l’accumulo di una somma di denaro sempre più consistente, in modo tale da garantire una vita quanto più agiata possibile a sé stessi e ai propri cari.

Così facendo, però, si innesca l’inevitabile effetto collaterale: ci si priva del proprio tempo e si perde man mano il controllo della propria vita. La medaglia viene in tal modo rovesciata. L’altra sua faccia diviene lo sfondo della nostra vita, un’esistenza in cui il “vivere per lavorare” è la regola, mentre il “lavorare per vivere” è l’eccezione.

Ovviamente non tutti cadono in questo tranello, proprio come il saggio pescatore citato nella seguente storia. Pertanto, se sei il tipo di persona che è presa dal troppo lavoro e si sente quotidianamente stressata e senza forze, ti consiglio di leggere quanto segue.

LA PARABOLA DEL SAGGIO PESCATORE: NON LASCIARE CHE IL TROPPO LAVORO CONDIZIONI IL TUO POCO TEMPO LIBERO

-“Ma non si rende conto che potrebbe guadagnare molto di più?”

L’uomo occidentale era pallido e sovrappeso. Aveva profonde occhiaie ed era perennemente stressato. Solo una settimana prima era collassato sulla scrivania del suo ufficio per il troppo stress. Era su quell’isola paradisiaca solo perché il medico lo aveva costretto a prendersi due settimane di ferie.

Era così inquieto per il fatto di non poter lavorare che non riusciva nemmeno a dormire.

E fu proprio l’insonnia a fargli incontrare, quella mattina, il saggio pescatore.

-“Ma io non voglio avere di più. Io sono felice così”, aveva risposto il pescatore scendendo con un salto dalla sua barchetta di legno.

Aveva la stessa età dell’occidentale, ma era in forma, abbronzato e sorridente.

-“Ma lei lavora solo due ore al giorno!” aveva esclamato il businessman. “Cosa fa nel resto del tempo?”

-“Vado a prendere i miei figli a scuola e gioco con loro. Parlo, canto, ballo e faccio l’amore con mia moglie. Vado a trovare i miei amici, suono la chitarra, giochiamo a carte. Mi godo le giornate di sole, mi rilasso…”

-“Non ci siamo”, lo interruppe il businessman. “Lei potrebbe avere molto di più, se solo lavorasse più tempo. Lei sta tornando a casa troppo presto. Potrebbe stare in mare per altre sei ore, così avrebbe più pesce da vendere e guadagnerebbe più soldi.”

-“E dopo?”

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-“Dopo potrebbe usare quei soldi per comprare una barca più moderna e grande. Per ripagare l’investimento dovrebbe tornare a casa solo alla sera, ma sul lungo periodo guadagnerebbe ancora più soldi.”

-“E dopo?”, ripeté nuovamente il pescatore.

-“Dopo potrebbe comprare una barca a motore, tirare su una piccola attività e assumere altri due pescatori. Così potrebbe guadagnare ancora più soldi.”

-“Ok. E dopo?”

-“Dopo potrebbe ampliare l’attività e diventare il leader del mercato del pesce dell’isola. Dopo una decina di anni, forse quindici, al massimo venti, potrebbe vendere la sua attività e incassare una bella cifra.”

-“E a quel punto?”

“Beh, potrebbe usare quei soldi per ritirarsi su un’isola paradisiaca. Passare del tempo con i suoi figli, fare l’amore con sua moglie, divertirsi con i suoi amici, suonare la chitarra, prendere il sole in spiaggia e rilassarsi”.


– “Perché dovrei aspettare 20 anni per fare ciò che desidero, quando posso farlo già ora? Adesso mi sento bene fisicamente, ho energie da vendere e ho la possibilità di vivere intensamente la mia vita, emozionandomi ogni giorno assieme a chi amo e accumulando ricordi meravigliosi. Non mi interessa accumulare ricchezza; L’unica cosa che voglio è sentirmi vivo, e questa sensazione riesco a raggiungerla solamente specchiandomi quotidianamente negli occhi di chi amo”.

IL TROPPO LAVORO NON TI DARÀ MAI LA FELICITÀ CHE CERCHI

La felicità non è esclusiva e, soprattutto, non dipende dal valore dei nostri beni materiali. Ricordati che anche l’ultimo modello di cellulare o di auto, fra qualche tempo, perderà il suo valore e scadrà ai tuoi occhi.

Non ti galvanizzeranno più come all’inizio, perché nel mentre saranno usciti nuovi modelli molto più tecnologici.

Le emozioni che hai provato, invece, non hanno mai perso valore e, ripensando ad esse, ti si illumineranno gli occhi anche a distanza di molto tempo. Non verranno mai sostituite o ridimensionate da altre sensazioni.

Rimarranno lì, nel cassetto del tuo cuore, fino alla fine dei tuoi giorni, poiché ciò che realmente conta non si compra, si vive.

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