Quasi nessun essere umano riesce ad assaporare ogni attimo della vita.
D’altronde, è un fatto logico: l’esistenza è costernata di momenti difficili che infondono ansia, preoccupazione e, talvolta, persino dolore.
Ma allora: com’è possibile trovare un sano equilibrio improntato alla serenità dinnanzi alle continue ed incombenti ondate di negatività che arrivano dall’esterno?
Proveremo a spiegartelo qui di seguito, con questa breve e semplice parabola.
LA PARABOLA DELLA FRAGOLA
C’era una volta un viandante che stava camminando su una montagna quando, all’improvviso, si imbatté in una tigre.
L’uomo, istintivamente, si voltò dall’altra parte e iniziò a correre più veloce che poté. Dopo aver percorso rapidamente una trentina di metri, si ritrovò dinnanzi a un burrone.
Nonostante il panico del momento, l’uomo ebbe la lucidità di vedere un arbusto di vite selvatica proprio sotto il ciglio del burrone.
Si lasciò dunque cadere nel vuoto per pochi metri prima di afferrare magistralmente l’arbusto.
La tigre, a quel punto, lo osservava dall’alto con aria minacciosa e famelica.
Tremante di paura, l’uomo guardò verso il basso e fece una tremenda scoperta: non sarebbe mai sopravvissuto al volo di circa 25 metri che lo attendeva.
Non tanto per l’impatto in sé, quanto per la presenza di un’altra tigre ai piedi del burrone.
Anche qualora fosse sopravvissuto alla caduta sarebbe stato certamente divorato dal felino.
Tra i due predatori, tra la vita dell’uomo e la sua morte, c’era soltanto quella vite che lo stava miracolosamente sostenendo.
Ad un certo punto, egli scorse accanto a sé una bellissima e rossissima fragola.
Inizialmente la ignorò, in quanto aveva troppe preoccupazioni per la testa per pensare al piacere del mangiare.
Poi, però, abbozzò un sorriso e prese il frutto nella sua mano destra.
Lo assaggiò e, masticando lentamente, chiuse gli occhi.
Mai in vita sua gli era parsa così dolce una fragola.
BISOGNA ASSAPORARE OGNI ATTIMO DELLA VITA, PROPRIO COME HA FATTO L’UOMO SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO
L’uomo, inizialmente, preso dalla preoccupazione del momento ha scansato il piacere che gli stava accanto, ovvero la fragola.
In lui ci possiamo facilmente riconoscere tutti quanti, giacché tendiamo a non godere degli sprazzi di bellezza quando siamo sommersi dal brutto, a non scorgere lo spiraglio di luce quando siamo immersi nel buio.
L’uomo, però, ad un certo punto cambia idea e rinsavisce.
Assaggia il frutto e, nonostante ne avesse mangiati moltissimi nel corso della sua vita, gli pare di un sapore totalmente differente dai precedenti: molto più buono e dolce.
Questa diversa percezione è dovuta non certo alla qualità particolarmente raffinata della fragola, bensì al momento in cui l’ha assaggiata.
Perché succede sempre così: non ci si rende mai conto della bellezza e della meraviglia delle cose che ci circondano fino a quando non si rischia di perderle.
Lo stato mentale in cui viviamo l’esistenza inibisce la percezione del bello – in quanto lo reputiamo inconsciamente scontato e sempre a portata di mano – e ci porta a non gustare come dovremmo il momento presente.
E allora, noi tutti, dovremmo immaginarci quotidianamente di essere nella stessa situazione dell’uomo sull’orlo del precipizio: a rischio di perdere ogni cosa.
Se facessimo così, di sicuro riusciremmo a vedere tutto sotto una rinnovata prospettiva e sotto una luce più nitida e luminosa.
Se tutti facessimo così, riusciremmo ad assaporare ogni attimo della vita e a captare la magia che la contraddistingue.
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