Dedichiamo alcuni minuti alla meditazione camminata e la rabbia in corpo, piano piano, rallenterà la sua morsa.
Durante le giornate troppo fredde, o piovose, possiamo praticare la meditazione camminata in casa, immaginando di essere in un bosco, e otterremo ugualmente una mente più sgombra e i pensieri meno affollati.
Come si pratica la meditazione camminata per calmare la rabbia?
Sicuramente immaginando, silenziosi, di poter dialogare con lei durante la respirazione, passo dopo passo, in questo modo:
Inspirando: «So che sei qui, rabbia. Ti sento».
Espirando: «Lascio che tu ti esprima. Io cammino».
Inspirando: «Tu sei la rabbia, non sei me»
Espirando: «Come sei arrivata, te ne andrai altrove».
Possiamo diventare un tutt’uno con i nostri stessi piedi che percorrono la via, durante la nostra meditazione camminata per calmare la rabbia.
Appena il tallone poggia sul terreno, oppure sul pavimento, ci sentiremo connessi con tutta la forza della natura; e dopo la spinta, quando la nostra attenzione si focalizzerà sulla punta del piede, ci sentiremo sospesi.
Attaccati alla terra, ascoltiamo la rabbia in corpo che tocca ogni muscolo e ogni organo, e poi sospesi, sentiamo che tutto si stacca da noi.
Nel ritmo del respiro, e nel ritmo della camminata, dopo pochi minuti, staremo davvero meglio.Perché praticarla quando siamo arrabbiati.
Camminando, mettendoci in movimento, anche i pensieri saranno costretti a muoversi, a non restare aggrappati al groviglio di rabbia o di risentimento. L’aumentare del battito cardiaco e della ventilazione ci faranno percepire maggiormente il nostro corpo fisico, e in questo modo, riusciremo a sentirci più forti.
Sentendoci più forti, saremo in grado di guardare la nostra rabbia con più distacco, magari scoprendo anche quali atteggiamenti l’hanno scatenata così furiosa.
E a quel punto, la nostra meditazione camminata avrà avuto un effetto più che benefico sulla rabbia.
Quali sono i benefici?
Secondo il Buddha, la meditazione camminata ha molteplici benefici. Ne vedremo almeno cinque:
- Farci diventare più resistenti, quindi capaci di sostenere un lungo viaggio (Era molto importante, al tempo del Buddha, essere forti fisicamente; non essendoci mezzi di trasporto, Bhikkhus e Bhikkhnis, monaci e suore, potevano raggiungere i vari templi solo grazie alla forza delle loro gambe).
- La meditazione camminata induce naturalmente allo stato meditativo. Mentre si medita camminando, si esercita un doppio sforzo: quello del movimento per spostare il corpo in avanti, camminando, e quello mentale per restare coerente all’incedere pur continuando a pensare.
- Imparando ad alternare la meditazione da seduti e la meditazione camminata, oltre a migliorare la salute, si accelera il progresso nella pratica.
- Con la meditazione camminata, la digestione migliora: l’intestino resterà sgombro più a lungo. Fare una bella meditazione camminata dopo i pasti, diminuisce l’effetto di sonnolenza postprandiale, favorendo la concentrazione.
- Dopo qualche tempo di pratica costante, il sonno migliorerà. Non sarà necessario un allenamento intenso: senza sforzi, camminando con il nostro ritmo, l’effetto positivo del movimento fisico, migliorando la flessibilità e riducendo le tensioni muscolari, ci potrà predisporre a un sonno più profondo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.