Ti è mai capitato che qualcuno ti guardasse dritto negli occhi e ti ripetesse le seguenti parole: “Mi sembra di conoscerti da sempre”?
Oppure che tu stesso rivolgessi queste parole (verbalmente o mentalmente) ad un’altra persona?
Spesso ci capita di provare strane sensazioni e di avvertire con delle specifiche persone una sorta di complicità particolarmente intensa. Il fatto strano, però, è che, spesso e volentieri, tale intesa si rivela essere del tutto anomala (se commisurata al breve tempo di conoscenza).
Ma vi siete mai soffermati davvero ad analizzare queste assurdità? E se alla base di questi rari legami empatici vi fosse una ragione che esula dalla semplice coincidenza?
Il celebre psichiatra e scrittore di origine statunitense, Brian Weiss, in un estratto del suo celebre libro intitolato “Only Love Is Real”, ci offre una riflessione davvero profonda in merito a tale argomento.
LA RIFLESSIONE
“A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse. Per ricongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali.
Vengono dall’altrove, dal cielo.
Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sé in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d’Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia.
Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati.
Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli. L’intelletto può intromettersi e dire: «Io non so chi tu sia».
Ma il cuore sa.
Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo, e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi, e tu vedi l’anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli.
Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d’oca. Tutto, al di fuori di questo momento, perde importanza.
Lui può anche non riconoscerti, anche se finalmente l’hai incontrato di nuovo, anche se in effetti lo conosci.
Ma tu puoi sentire il legame che esiste tra voi. Puoi vedere la carica potenziale, il futuro.
Lui forse no.
Le sue paure, il suo bagaglio intellettuale, i suoi problemi gli creano come un velo sul cuore. Ed egli non lascia che tu l’aiuti a dissipare quel velo.
Tu t’affliggi e ti struggi, lui se ne va. Il destino può essere così delicato.
Quando invece due persone si riconoscono reciprocamente, non c’è vulcano che erompa con maggiore passione. L’energia liberata è enorme.
Il riconoscimento dell’anima gemella può essere immediato. Si avverte un’improvvisa sensazione di familiarità, di conoscere già questa persona appena incontrata, ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole.
Di conoscerla così profondamente come di solito accade solo con i più intimi membri della famiglia. O anche di più. E di sapere già cosa dire, e come l’altro reagirà.
Nasce quindi un senso di sicurezza, e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno, in una settimana, in un mese.
Il riconoscimento dell’anima può essere un processo sottile e lento. All’inizio, magari solo un albore di consapevolezza nel momento in cui il velo viene delicatamente sollevato.
Non tutti sono pronti ad accogliere subito la rivelazione. C’è una progressione da rispettare, e può darsi che si renda necessaria, da parte di chi lo comprende per primo, una certa pazienza.
A farti capire che ti trovi di fronte a un tuo compagno d’anima può essere uno sguardo, un sogno, un ricordo, un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita.
Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino, di un tuo genitore, di un fratello, o quello di un amico vero. Oppure può essere quello del tuo diletto, che arriva a te attraverso i secoli, per baciarti ancora una volta, e per ricordarti che siete sempre insieme, fino alla fine dei tempi”.
“MI SEMBRA DI CONOSCERTI DA SEMPRE”: LA FRASE A CUI DOVRESTI PRESTARE MAGGIOR ATTENZIONE
La prossima volta che udirai o, viceversa, pronuncerai queste parole, ricordati di prestare più attenzione a quanto fuoriuscito dalla sua/ tua bocca. Perché quelle parole potrebbero rivelare una vostra conoscenza passata, a cui non pensereste mai e poi mai.
Forse, proprio come sostenuto da Weiss, le anime realmente viaggiano assieme in un’epoca precedente e poi si dividono, salvo poi rincontrarsi in un luogo e in un tempo nuovi e rammentare il loro inscindibile legame primordiale.
Insomma… “Mi sembra di conoscerti da sempre” è una frase che non andrebbe mai sottovalutata.
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