La nobile arte della gentilezza. Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che probabilmente ne hanno più bisogno

La nobile arte della gentilezza. Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che probabilmente ne hanno più bisogno.

Con questa breve citazione del celebre scrittore statunitense Ashleigh Brilliant, andremo a trattare, qui di seguito, la più nobile ed affascinante tra le caratteristiche appartenenti al genere umano, una vera e propria arte che, al giorno d’oggi, pare purtroppo trovarsi sul viale del tramonto.

Qualora non fosse ancora chiaro, stiamo parlando della GENTILEZZA. In tempi recenti, infatti, abbiamo assistito ad una totale rivoluzione dettata dal ricambio generazionale, nella quale molti aspetti e valori dei nostri predecessori si sono andati lentamente a perdere, lasciando spazio a nuove correnti di pensiero.

E nella cerchia degli ideali andati persi, non possiamo certo dimenticarci di citare la gentilezza. Questo meraviglioso tratto caratteriale, infatti, è divenuto sempre più raro nella società attuale.

L’aggressività, l’arroganza e la sgarbatezza ne hanno completamente preso il posto; questo perché, agli occhi di molti, tenere un atteggiamento improntato sulla prepotenza non solo ci darebbe dei vantaggi nel corso della vita quotidiana, ma addirittura rappresenterebbe l’asso nella manica fondamentale per il conseguimento di una maggiore notorietà.

Perché la gentilezza è essenzialmente un dono incompreso, una sfumatura caratteriale spesso associata ad un difetto anziché a un pregio, ad una debolezza anziché a un punto di forza.

La correlazione con la felicità e la nobile arte della gentilezza

La verità è che una persona gentile è anche una persona illuminata. In questi tempi bui, dove la maggior parte delle persone è troppo impegnata a farsi la guerra, c’è chi fortunatamente crede ancora nella pace.

Ad una grossa cerchia di persone che brancolano nella cattiveria e nella maleducazione, si contrappone un ristretto gruppo di individui sopravvissuti a tutto questo, capaci di posizionarsi sempre un passo avanti a tutti per via delle loro doti comportamentali.

Caratteristiche come pazienza, educazione, generosità, pacatezza ed umiltà rappresentano i principali pilastri del loro credo.

L’antica religione buddhista incentra gran parte della sua filosofia attorno a questa tematica. In particolare, essa sostiene l’esistenza di una forte correlazione tra l’essere gentili e l’essere felici.

Irradiando gentilezza, infatti, avvierete inconsciamente un sano processo di distaccamento: vi allontanerete dalla negatività di un mondo artefatto per avvicinarvi gradualmente alla positività del vostro meraviglioso mondo interiore.

In questo modo permetterete ai vostri sani impulsi di sovrastare quelli nocivi e, attuando con costanza questi meccanismi volti all’autocontrollo, riuscirete ad introdurre nella vostra routine quotidiana questo atteggiamento di positività nei confronti della vita, eliminando di conseguenza molti dei malumori che, giornalmente, danneggiano il vostro spirito.

Siate persone gentili ed illuminate con la vostra luce l’oscurità che riveste l’animo altrui.

Perché sono proprio le stelle a rendere meravigliosa la vista del cielo.

Togliere la gentilezza da questo mondo significherebbe congelare le relazioni umane, accentuando quel distanziamento sociale che tanto attanaglia i nostri tempi. Perché spesso siamo vicini fisicamente, ma lontani spiritualmente.

E saranno solamente le persone gentili le uniche in grado di sovvertire l’ordine sociale attualmente vigente, generando una pacifica rivoluzione volta ad abolire questi sciocchi principi morali. Perché una persona gentile tenderà sempre ad evitare la guerra, favorendo invece la pace.

Ed ogni qualvolta vedrete una persona gentile fare un passo indietro sappiate che, in realtà, si troverà semplicemente un passo avanti.

Siate gentili con il prossimo e iniziate voi stessi ad illuminare questo percorso.

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