La metafora della montagna russa una ricetta per vivere felici. Viviamo immersi nel terrore.
Ognuno di noi, per indole, ha una tremenda paura di soffrire, di salire sull’errato treno della vita per poi scoprire che la fermata tanto attesa, ovvero quella della “felicità”, non è in realtà prevista nella tratta.
Il rischio maggiore è quello di giungere sino al capolinea, arrivando a non avere la benché minima idea di dove ci si trovi e con un’unica e grande consapevolezza: quella di aver completamente buttato il proprio tempo.
Perché il tempo è un bene di importanza inestimabile, un flusso continuo che scorre inesorabile senza curarsi dei problemi altrui.
La metafora della montagna russa una ricetta per vivere felici:
A nessuno di noi verrà mai concessa una seconda chance; la vita è una sola e, proprio in virtù di ciò, non viverla al massimo potrebbe voler dire sprecare un’enorme occasione, appesantendo l’anima per via dei numerosi sensi di colpa.
Perciò, affinché la felicità possa divenire realmente tangibile, sarà assolutamente necessario attuare un cambio di mentalità.
Ognuno di noi, in sostanza, dovrà riuscire a comprendere che la felicità non è mai frutto del caso, bensì di una scelta.
Perché ogni essere umano detiene i mezzi atti a padroneggiare la propria mente e, dato che la qualità della nostra vita è strettamente correlata alla qualità dei nostri pensieri, sarà solamente attraverso un suo saggio controllo che potremo godere appieno del tempo che ci è stato concesso.
Spesso siamo nervosi e stressati per via dei numerosi problemi che si susseguono giornalmente l’uno dietro l’altro; tutte queste problematiche non faranno altro che mettere alla prova i nostri nervi, andando ad intaccare quel punto di rottura che ciascuno di noi possiede.
Rovesci finanziari, problemi familiari, precarietà della salute e perdita del posto di lavoro ne rappresentano semplicemente alcuni esempi.
La loro costante presenza provocherà un’alterazione del nostro umore e, di conseguenza, una progressiva riduzione della nostra energia vitale. In sostanza, ci renderanno individui vulnerabili, vittime di pensieri e comportamenti autodistruttivi.
Il fatto è che, al giorno d’oggi, siamo troppo abituati a programmare qualsiasi cosa e, ogni qualvolta la vita decida di metterci i bastoni tra le ruote stravolgendo tutti i nostri piani, ecco che ci dimostriamo totalmente impreparati, incapaci di adottare tempestivamente le contromisure adeguate.
Rimaniamo a rimuginare per giorni sull’accaduto, maledicendo continuamente la sfortuna.
Sii paziente e sopporta la salita. Ti attenderà una grandiosa discesa
Un simile atteggiamento di passività, però, non potrà che risultare controproducente. Infatti, lamentarci di continuo per quello che ormai è successo non servirà di certo a rimettere le cose al proprio posto, ma comporterà solamente un’ulteriore perdita di tempo ed energia.
D’altronde, i momenti difficili ci sono sempre stati, ci sono tutt’ora e sicuramente ci saranno anche in futuro. Non possiamo certo evitarli, ma quello che sicuramente possiamo fare è agevolarne il superamento mediante un corretto inquadramento mentale.
In poche parole, la vita è come una montagna russa: alterna continuamente le salite alle discese, i momenti negativi ai momenti positivi.
I primi serviranno a farci crescere e a forgiare la nostra personalità, mentre i secondi a darci la forza necessaria per affrontare le future avversità.
E saranno proprio i momenti difficili a rendere decisamente più interessante il nostro cammino. Provate un po’ a pensare ad una vita senza imprevisti: risulterebbe senza dubbio piatta e noiosa, proprio come una montagna russa priva di salite.
Apparirebbe troppo banale e scontata, senza una trama sufficientemente interessante. Nessuno se la ricorderebbe e svanirebbe presto nell’anonimato, senza lasciare alcuna traccia.
Perciò, aspettatevi qualsiasi cosa in qualsiasi momento, poiché tutto può succedere.
E sapete una cosa? È proprio questo il bello. Non limitatevi a sopravvivere, ma cercate di vivere questa meravigliosa avventura tutta d’un fiato.
Godetevi al massimo l’ebbrezza della discesa, ma ricordatevi di affrontare al meglio ogni singola salita che incontrerete lungo il vostro cammino. E non preoccupatevi qualora doveste compiere dei passi falsi; in fin dei conti, l’importante non è cadere… ma atterrare con stile.
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