Ovunque, siamo circondati da persone impulsive.
La calma, la riflessione e l’ascolto sono divenute virtù più uniche che rare mentre, al contrario, la rabbia, l’impulsività e l’irruenza dei modi hanno, pian piano, preso il sopravvento sul comportamento della gente.
Se hai aperto questo articolo, molto probabilmente rientri anche tu nella cerchia delle persone descritte un attimo fa.
Tranquillo, perché non c’è nulla di strano nel far parte di questa macro-categoria. È insito nella natura umana, infatti, reagire in maniera veemente dinnanzi alle circostanze non congeniali.
Al contrario, i nobili e rari valori della pazienza e della ragionevolezza sono qualità da maturare nel tempo, molto difficili da possedere sin dalla nascita.
Tuttavia, niente è impossibile e, pertanto, anche la virtù della saggezza può essere padroneggiata, se solo lo si desidera davvero.
Qui di seguito, ti consiglio di leggere questa breve parabola Zen, perché ne potresti trarre un ottimo insegnamento per la vita.
LA PARABOLA ADATTA ALLE PERSONE IMPULSIVE
Un giorno, il Buddha e i suoi discepoli erano diretti verso una piccola e rinomata cittadina.
Nel bel mezzo del tragitto, il gruppo, su richiesta dell’affaticato Buddha, decise di fermarsi nei pressi delle rive di un lago.
Il saggio uomo, stremato a tal punto da non riuscire più a fare nemmeno un passo, si rivolse gentilmente ad uno dei suoi discepoli:
-“Sono molto assetato, potresti cortesemente darmi un po’ d’acqua di questo lago?”
Il discepolo accontentò il Buddha. Si incamminò verso il corso d’acqua ma, una volta giunto nei pressi della riva, vide un carretto trainato da un bue attraversare il lago.
L’acqua divenne immediatamente molto sporca e fangosa, cosicché il discepolo fu costretto a tornare a mani vuote dal suo maestro.
Egli, una volta giunto al cospetto del Buddha, gli riferì l’accaduto, aggiungendo inoltre che avrebbe riprovato a breve.
Dopo circa dieci minuti, lo stesso discepolo tornò al lago. Al suo arrivo, però, trovò nuovamente le acque agitate e sporche.
Al che, l’uomo tornò nuovamente dal suo maestro, questa volta visibilmente deluso e affranto.
Il Buddha, tuttavia, gli rivolse un caloroso sorriso, prima di riferirgli le seguenti parole:
– “stai tranquillo, vedrai che tra una mezz’oretta l’acqua sarà tornata trasparente, proprio com’era al nostro arrivo”.
Passata la mezz’ora, il discepolo si avviò per la terza volta verso le rive del lago. Per la gioia dei suoi occhi, l’acqua era finalmente tornata limpida e pura.
Il fango, infatti, si era depositato sul fondo e, di conseguenza, l’acqua in superficie pareva perfetta per essere bevuta.
Dopo aver riempito fino all’orlo il recipiente, tornò fiero e soddisfatto dal suo maestro. Il Buddha, dopo aver fissato l’incredibile purezza dell’acqua, disse pacatamente al suo discepolo:
-“guarda com’è pura. È bastato semplicemente pazientare un po’ per far sì che il fango si depositasse del tutto sul fondo. In questo modo, hai potuto ricavare dell’acqua limpida e trasparente.
Vedi, mio caro, anche la tua mente è come questo lago… quando è disturbata, non devi fare altro che lasciarla stare.
Dalle un po’ di tempo e vedrai che si calmerà da sola. Non sarà necessario sforzarsi per farla calmare, perché ciò avverrà in maniera del tutto naturale.
ESCI DALLA CERCHIA DELLE PERSONE IMPULSIVE E POTRAI GODERE DELLA SERENITÀ ETERNA
Ricordati che la pazienza è la virtù dei forti. È una vera e propria arte, perché ci consente di liberare la nostra mente dalla negatività e dalla sporcizia accumulata, ripulendola sino a renderla limpida come le acque di quel lago.
Perciò, la prossima volta che ti sentirai assalire dall’ira prova a non agire d’istinto. Conta fino a trenta e datti tempo per sbollire. Vedrai che in poco tempo il tuo umore tornerà ad essere sereno.
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