Il segno Cancro ha, tendenzialmente, delle doti a livello congenito molto spiccate: è premuroso, attento, empatico, protettivo e accogliente.
Si dà senza limiti a tutte le persone che ama: partner, amici e soprattutto ai familiari.
IL GUARDIANO DELLA MEMORIA AFFETTIVA
Il soggetto nato sotto il segno Cancro, come anticipato un attimo fa, è la spalla perfetta per tutte le persone che sono emotivamente in difficoltà.
È un amico, un partner, un fratello, un padre… è un ascoltatore grandioso e un saggio suggeritore.
Ma ciò che ritiene essere il suo tempio sacro è senza alcun dubbio la famiglia.
Per i membri che compongono la sua darebbe la vita senza la minima esitazione e, istintivamente, contrasterebbe chiunque fosse intenzionato a danneggiarli;
per il nido che la ospita (ovvero la sua casa) prova grande affetto e senso di protezione (ciò è dimostrato dalla sua impellente necessità di tenerla sempre in ordine e pulirla quotidianamente).
Per il nato sotto il segno Cancro, la famiglia e il nido familiare rappresentano insomma i ricordi dell’infanzia… ovvero la felicità.
Egli, essendo avvezzo alla pratica di conservazione dei frammenti di memoria, non può certo esimersi dal prendersi cura di tutto ciò che ne rappresenta il fulcro: per l’appunto il nucleo familiare e le mura domestiche.
IL RISCHIO INCOMBENTE DEL SEGNO “CANCRO”
Il soggetto nato sotto questo segno, tuttavia, potrebbe incappare in un errore piuttosto spiacevole.
In sostanza, potrebbe profanare il suo “tempio sacro” – la famiglia – mediante l’eccesso di premura e favorire così l’allontanamento dei “fedeli” – i familiari -.
Il rischio di passare da “protettore di un tempio luminoso” a “secondino di una prigione buia” è quindi presente e da tenere in forte considerazione.
La difficoltà di questo Segno sta nell’equilibrare le sue emozioni, di modo da esternare in maniera genuina la sua passione infuocata e scaldare l’animo di chi gli sta dinanzi (anziché scottarlo o bruciarlo del tutto).
L’ANTICA LEGGENDA CHE ILLUSTRA L’IMPORTANZA CHE HA SU QUESTO PIANETA IL SEGNO CANCRO
Secondo un’antica leggenda orientale, un giorno Dio riunì i 12 Segni per affidare a ciascuno di loro un seme di vita.
A Lui si avvicinarono uno ad uno per ricevere i doni che Egli aveva deciso di assegnargli. Il primo fu l’Ariete. Il secondo il Toro. Il terzo fu Gemelli. Il quarto, invece, fu proprio Cancro.
Una volta giunto dinanzi a Dio, udì le seguenti parole:
“A te, Cancro, affido il compito di insegnare le emozioni agli uomini.
Ti chiedo di provocarne il riso ma anche il pianto, così che l’apatia fugga dalle loro vite e lasci spazio a quelle sensazioni infuocate che rendono ogni esistenza gravida di senso.
Per questo motivo ti regalo la Famiglia. Il tuo scopo esistenziale consisterà nel renderla prospera”.
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