Ti stai chiedendo perché, nel corso della tua vita, ti sia capitato così tante volte di essere attratto dalla persona sbagliata?
Beh, se te lo stai domandando, voglio risponderti subito: la “colpa” è del tuo cervello.
Stando ai pareri di svariati neurologi e psicologi, il cosiddetto “rifiuto romantico” o, analogamente, “l’incompatibilità sentimentale”, stimolerebbe alcune aree del cervello. In particolare, quelle associate alla motivazione, alla dipendenza e al desiderio di ricompensa e ricerca.
LO STUDIO SCIENTIFICO
Uno studio, che ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale, ha preso come campione il cervello di 15 uomini/donne recentemente respinti dai loro rispettivi partner, ma di cui sono ancora innamorati.
Durante la scansione, i soggetti hanno visionato la foto della persona che li aveva respinti e, al contempo, eseguito un esercizio di matematica per distrarsi.
Dopodiché, hanno ripetuto la stessa procedura, ma questa volta visionando la foto di una persona familiare a cui sono molto legati ma verso cui non provavano sentimenti tipicamente romantici.
Il team ha scoperto una cosa molto interessante: il cervello di quelle 15 persone ha fatto registrare un’attivazione molto superiore nel corso della prima procedura.
Ciascun soggetto, osservando l’immagine della persona che lo ha allontanato, ha attivato drasticamente tutte quelle aree cerebrali associate alla motivazione, alla dipendenza e al desiderio di ricompensa e ricerca.
Ma se il cervello funziona in questo modo quando si viene respinti da una persona con la quale si è instaurato un legame, perché nasce la dipendenza a seguito del rifiuto di chi nemmeno conosciamo bene?
In sostanza, diventiamo assuefatti dello scenario che ci siamo auto costruiti all’interno della nostra mente, quello che avremmo desiderato accadesse ma che, invece, non accadrà mai.
LA PERSONA SBAGLIATA: IL PREMIO APPAGANTE DI CUI HA BISOGNO IL NOSTRO CERVELLO
Il mistero del non sapere eccita il nostro cervello molto di più rispetto all’ovvietà della certezza. È per tale motivo che si finisce con il divenire dipendenti dalle relazioni tossiche. La cosiddetta persona sbagliata è quella che ti tiene sulle spine, è misteriosa e a volte scorbutica.
È molto distante da ciò che siamo noi, a volte è proprio l’opposto, e quindi innesca dentro di noi un incontenibile senso di interesse. L’insito desiderio di scoperta dell’essere umano lo porta a voler scoprire ciò che non può ritrovare nel suo carattere, nelle sue abitudini e nei suoi atteggiamenti.
Ciò che è facilmente raggiungibile, al contrario, non desta curiosità. L’essere umano desidera inconsciamente qualcosa da inseguire. Egli è attratto dal premio “inatteso”, l’unico in grado di rilasciare una forte scarica di dopamina all’interno del suo cervello.
LA PERSONA SBAGLIATA È COLEI CHE REPUTIAMO “INARRIVABILE”
Accade quindi che, nonostante i messaggi siano chiari e i sentimenti siano esplicitamente non ricambiati, la persona in questione decide di non arrendersi. Al contrario, nella stragrande maggioranza dei casi continua a provare sempre più interesse per colei che l’ha rifiutata.
Più lui/lei ci rifiuta e si rende inarrivabile, più sembra crescere il nostro interesse. È evidente che il nostro cervello è attratto da ciò che fa fatica ad avere. Ed è allo stesso modo evidente che è completamente ossessionato da ciò che gli è impossibile ottenere.
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