Il coriandolo, o prezzemolo cinese, è una piccola pianta appartenente alla stessa famiglia del cumino, del finocchio e del prezzemolo.
La sua scoperta risale a moltissimi anni fa. Infatti, è stato dimostrato come gli Egizi, i Romani e i Greci utilizzassero questa pianta per i motivi più disparati.
Il coriandolo, quindi, è una pianta molto versatile, poiché utilizzata sin dall’antichità sia a scopo terapeutico che a scopo alimentare.
IL CORIANDOLO COME SPEZIA
Oltre alle foglie del coriandolo, è possibile usufruire anche dei suoi frutti (più precisamente dei semi contenuti all’interno dei frutti) e delle sue radici.
Le foglie vantano un sapore davvero molto piccante e trovato grande impiego soprattutto nella cucina messicana.
I semi, invece, hanno un sapore decisamente più soft (ricorda molto quello degli agrumi) e vengono utilizzati per la preparazione delle spezie. Solitamente, i semi del coriandolo vengono tostati e, successivamente, trasformati in polvere.
Questa polvere è particolarmente adoperata nella cucina vegana ed è perfetta per insaporire pesce, verdura, carne, zuppe e minestroni. Torna anche molto utile nell’aromatizzazione del vino, della birra e dei liquori.
La radice del coriandolo viene invece utilizzata molto in Thailandia.
Infatti, il condimento tipico Thai prevede il mix di aglio, pepe e appunto radice di coriandolo.
IL CORIANDOLO COME FARMACO NATURALE
Come anticipato in precedenza, il coriandolo può essere adoperato per diversi scopi. Oltre a trovare vasto impiego nelle nostre cucine, esso può fungere anche da ‘farmaco’ naturale. Numerosi, infatti, sono gli effetti benefici che riesce ad apportare al nostro organismo.
Tra i tanti, ricordiamo ad esempio:
– la disintossicazione dai metalli: non tutti sanno che il coriandolo funge da disintossicante, andando a ripulire il corpo dai metalli ingeriti (vedi mercurio e piombo);
– la riduzione del senso di stanchezza;
– previene la comparsa delle emorroidi;
– contrasta il vomito;
– contrasta l’assenza di appetito;
– combatte l’alitosi;
– smaltisce l’aria in eccesso accumulata nello stomaco;
– agevola la digestione;
– può essere adoperato come antidiarroico;
– ha effetto antibatterico;
– riduce l’emicrania.
Inoltre, tra le sue tante note positive occorre anche aggiungere la presenza di discrete quantità di vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti.
2 BUFFE CURIOSITÁ
- Non tutti sanno che il nome della pianta deriva dall’antica tradizione greca. Infatti, il termine coriandolo può essere scisso dicotomicamente in due sotto parole: “corys” (in italiano ‘cimice’) e “ander” (in italiano ‘somigliante’). Perché a questa pianta è stato attribuito un nome del genere? Semplice, per via dell’odore sgradevole emanato dalle sue foglie, ritenuto similare a quello del rinomato insetto.
- Esiste una stretta correlazione tra la pianta coriandolo ed i pezzetti di carta colorata utilizzati durante la celebre festività. In passato, infatti, vi era la tendenza a rivestire i semi del coriandolo con dello zucchero colorato, in modo tale da ottenere delle specie di confetti. Tuttavia, dato l’eccessivo costo dell’operazione, la tradizione mutò nel tempo, sino ad arrivare a quella conosciuta da noi tutti.
Insomma, nonostante il coriandolo non sia ancora molto diffuso in Italia, vi consiglio assolutamente di provarlo. Dopotutto, oltre a giovarne il vostro palato ne gioverà sicuramente anche la vostra salute.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.