Tutti conosciamo l’importanza della tiroide e i danni che un suo eventuale malfunzionamento può comportare all’organismo.
Questa ghiandola, oltre alle numerose funzioni di controllo che esercita su tutto l’organismo, è anche la responsabile principale del peso corporeo.
Infatti, essa catalizza le reazioni di sintesi e di distruzione dei principi nutritivi.
IL SUPPORTO FARMACOLOGICO E QUELLO ALIMENTARE
Come detto un attimo fa, dunque, il malfunzionamento della tiroide incide sul benessere generale del corpo, provocando potenzialmente conseguenze di notevole gravità.
Ad oggi, il metodo più conosciuto per supportare questa ghiandola è senz’altro quello farmacologico. Tuttavia, esiste anche un valido regime alimentare che, se seguito attentamente, potrebbe portare la concentrazione di iodio a un livello ottimale e, di conseguenza, curare il malfunzionamento della ghiandola.
TOGLI QUESTI 4 ALIMENTI DALLA TUA TAVOLA E AIUTA LA TUA TIROIDE
Spesso si crede che la soluzione consista nell’aggiungere qualcosa, ma nella realtà dei fatti molte volte basta semplicemente rimuovere determinate abitudini, pensieri o alimenti (come in questo caso) per migliorare la situazione.
Pertanto, ecco i cibi che potenziano la produzione di anticorpi antitiroidei e, contemporaneamente, inibiscono l’assorbimento dello iodio, risultando quindi particolarmente dannosi per la tiroide:
1. LATTICINI
Il latte e i suoi derivati sono responsabili dei processi fermentativi a livello dell’intestino tenue, il che provoca attacchi di flatulenza e meteorismo.
Questi disturbi, particolarmente presenti nei casi di sindrome del colon irritabile, contribuiscono a peggiorare le patologie tiroidee a causa dell’infiammazione generalizzata di tutto l’organismo.
2. ZUCCHERO
Lo zucchero raffinato, ancor più di quello grezzo, risulta estremamente dannoso per la tiroide, in quanto agisce negativamente a livello del sistema immunitario e aumenta l’infiammazione delle cellule preposte alla sintesi anticorpale.
Ingerendolo, dunque, si va inevitabilmente incontro a un peggioramento di tutti i disturbi autoimmuni, e tra questi rientra senza dubbio quello tiroideo.
3. ANCHE LE CRUCIFERE CRUDE OSTACOLANO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA TIROIDE
Ortaggi come broccoli, cavolfiori, cavoli e cavoletti di Bruxelles, quando non sono sottoposti a cottura, inibiscono l’assorbimento dello iodio e, in virtù di ciò, peggiorano la funzionalità della ghiandola tiroidea.
La loro cottura, invece, elimina questo inconveniente.
4. INFINE, ANCHE IL GLUTINE DANNEGGIA LA TIROIDE
Si tratta di un elemento che, soprattutto nelle persone predisposte geneticamente, incrementa la diffusione delle malattie autoimmuni, tra cui ovviamente quella tiroidea.
Pertanto, se davvero si desidera migliorare il funzionamento della ghiandola, sarebbe buona norma eliminare il glutine dalla propria dieta.
Eliminando i quattro alimenti sopra indicati, la tiroide tornerà a funzionare meglio. Essa accelererà i processi catabolici del metabolismo (soprattutto la lipolisi), provocando quindi una mobilizzazione degli accumuli di grasso localizzati nei pannicoli adiposi e, di conseguenza, la perdita di peso.
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