Ti sto per scaldare il cuore dedicandoti queste parole.
Dimmi quale emozione avverti in questo momento sulla tua pelle e leggi il messaggio a te dedicato.
SE HAI SCELTO L’ATTACCAMENTO:
L’attaccamento, soprattutto nelle relazioni di coppia, implica una dipendenza. Spesso e volentieri, però, questa dipendenza sfocia purtroppo in perdita di dignità e finisce per distruggere l’autostima di un individuo.
L’attaccamento, oltretutto, può facilmente degenerare e trasformarsi in possesso, ovvero ciò che più si discosta dal concetto di amore sano.
Quando si riesce ad amare senza attaccamento, non sorge minimamente nella testa della persona la paura di perdere il possesso di qualcosa. Sa benissimo che nulla gli è in possesso e che nessuno può possedere lei.
La persona che raggiunge questa consapevolezza, sa di poter vivere felicemente a prescindere dalle condizioni esterne, in quanto l’armonia vive dentro di essa.
Il non attaccamento, dunque, non è distacco, non è egoismo e non è nemmeno una fuga dalla realtà. È amore e, allo stesso tempo, libertà.
È abbandono del desiderio di possesso verso cose o persone e capacità di agire nel mondo in modo disinteressato, senza aspettarsi nulla in cambio.
Questo è un concetto semplice, ma tremendamente difficile da accettare. Eppure, prima lo si capisce e prima si attenueranno molti malesseri e sofferenze. Ricordati che tu non possiedi niente e nessuno, perché tutto è in continuo cambiamento. In questa vita tutto passa e nulla è per sempre. La tua casa, il tuo partner, il tuo lavoro, le tue amicizie, le tue certezze: niente di tutto ciò è “tuo”.
E se lo credi fortemente, vuol dire che ti stai solamente illudendo.
TI STO PER SCALDARE IL CUORE: SE HAI SCELTO LA COMPASSIONE
Il trucco è focalizzarsi solo ed esclusivamente sulle proprie azioni e smettere di dare peso a ciò che gli altri fanno per noi.
L’amore, la compassione e la gentilezza non vanno mai barattate.
Qualsiasi gesto fatto realmente con il cuore compassionevole non può avere come fine quello del tornaconto personale. Avrà, al contrario, un solo e semplice scopo: donare felicità agli altri.
La compassione è donare un pasto caldo a un senzatetto. È fare una sorpresa a chi ci vuole bene.
È cedere il proprio posto sulla metro a una donna incinta oppure vestirsi da clown per far dimenticare ai bambini in ospedale la loro malattia. La compassione è donare un po’ di se stessi per il bene di qualcun altro, per raccogliere un suo sorriso.
Ed ogni volta che faremo felice qualcuno, inconsciamente renderemo felici anche noi stessi. Perché tutte le persone inseguono la felicità, ma solo poche sanno che si trova nella condivisione e nella compassione.
TI STO PER SCALDARE IL CUORE: SE HAI SCELTO LA SOFFERENZA
Soffri perché sei circondato da persone lontane anni luce dal tuo modo di pensare e agire. Ricordati che non siamo fatti per tutti, ma che solamente pochi prediletti possono stare al nostro fianco ed accettare i nostri personali punti di vista.
Ho l’impressione che la tua vera essenza sia intrappolata all’interno di una metaforica gabbia sociale che inibisce la tua energia, la tua adrenalina, le tue motivazioni, le tue speranze e anche il tuo ottimismo.
Perciò, ricordati di prestare molta attenzione alle persone che ti circondando e di selezionarle con molta cura, poiché chi ti sta accanto ha un’influenza enorme sul tuo stile di vita.
Chi ti sta vicino può colorare di gioia il quadro della tua vita oppure può sbiadirne le tonalità e renderlo deprimente.
Ricordatelo sempre e, prima di mostrare il fianco a qualcuno, assicurati con ogni mezzo a tua disposizione che costui non sia intenzionato a trafiggerlo e a provocarti sofferenze.
Impara ad ascoltare il sussurro della tua anima e vedrai che riuscirai a comprendere il reale motivo delle tue sofferenze.
SE HAI SCELTO IL DISTACCO:
Il distacco emotivo è il mezzo mediante il quale è possibile orientarsi verso un’esistenza più felice e consapevole.
Le emozioni, infatti, hanno un potere inspiegabile su di noi, in quanto capaci di alimentare o spegnere la fiamma della nostra energia vitale. Una vita serena, tuttavia, necessita di una fiamma costante nel tempo, che non divampa fino a divenire un incendio ma che, allo stesso tempo, non si lascia spegnere.
Ciò che occorre, quindi, è tenere monitorata la salute della nostra anima attraverso il filtraggio delle nostre emozioni.
Quest’ultime possono fungere da suggerimenti e dare voce ai nostri istinti più nascosti, con il beneficio di avvertirci quando ci ritroviamo vittime di un’eccessiva razionalità.
Oppure, possono avere l’effetto opposto, prendere il sopravvento e indurci a decisioni avventate. Il distacco emozionale è quindi il miglior modo per mantenere una mente lucida, un cuore caldo e, allo stesso tempo, un’anima sana.
Per spiegarlo meglio, possiamo definirlo come il secondo sguardo che posiamo sulle cose, quello che assumiamo quando le emozioni hanno avuto modo di placarsi.
Quando un sentimento si attenua, non significa che è scomparso. Il controllo emozionale non implica l’aridità del cuore della persona che lo esercita. Il concetto è molto diverso e segue le leggi non scritte della consapevolezza e della saggezza.
Per praticare il distacco emotivo, non devi fare altro che rispettare queste due variabili:
1. IL TEMPO: perché bisogna lasciare alle emozioni il tempo fisiologico per raffreddarsi;
2. LO SPAZIO: perché bisogna distaccarsi da qualcosa a cui si è troppo vicini per poter adottare una nuova prospettiva e vederla meglio.
Spero, con queste parole, di essere riuscito a scaldare il cuore addolorato che conservi dentro di te. Perché te lo meriti davvero.
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