Molte volte il nostro modo di pensare è la causa principale delle nostre sofferenze. L’elaborazione di pensieri limitanti, infatti, non può che indurci a vivere un’esistenza altrettanto limitante.
Siamo vittime della nostra stessa mente, delle nostre convinzioni maturate negli anni che ci hanno reso i prigionieri di un mondo potenzialmente libero.
L’unico modo per evadere da questa prigionia mentale è attraverso l’introspezione: guardarsi dentro, entrare nella cella della propria mente e domandarsi se disponiamo o meno delle chiavi per evadere.
Il Buddismo, a tal proposito, ci insegna che ogni individuo è il sorvegliante della propria cella.
Non solo, risulta essere addirittura il costruttore delle mura che lo vincolano.
Nel tempo questa filosofia orientale ha cercato di far aprire gli occhi a migliaia di persone, diffondendo liberamente i suoi principi e le sue teorie.
Oggi vogliamo proporvi 4 importanti segreti orientali, nella speranza di smuovere il vostro modo di pensare.
1°SEGRETO: UNA BROCCA D’ACQUA SI RIEMPE GOCCIA DOPO GOCCIA
Tutti i grandi traguardi sono stati raggiunti partendo con piccoli passi alla volta. La cosa più importante è decidersi ad iniziare e non perdere troppo tempo rimanendo fermi a pensare.
Ricordati che il pensare troppo nuoce alle energie psico-fisiche.
2°SEGRETO: SE VUOI CONOSCERE IL PASSATO, GUARDA IL TUO PRESENTE. SE VUOI CONOSCERE IL FUTURO, GUARDA IL TUO PRESENTE
In ogni caso, guarda sempre il presente.
E se proprio ci tieni a tenere un occhio puntato sul passato e sul futuro, l’importante è che il tuo cuore sia proiettato solo ed esclusivamente sul presente. Perché è oggi il momento giusto per agire e fare la differenza.
3°SEGRETO: IL TRUCCO È RIMUOVERE TUTTE LE IDEE, TUTTI I CONCETTI, IN MODO CHE LA VERITÀ ABBIA LA POSSIBILITÀ DI PENETRARE, DI RIVELARE SÈ STESSA.
Il Buddismo, più che una religione, è una filosofia, uno stile di vita da adottare per poter andare oltre ciò che già conosciamo.
Questa dottrina, permettendoci di ampliare i nostri orizzonti, ci agevola nella scoperta della verità, grazie anche e soprattutto all’eliminazione dei nostri pregiudizi.
4°SEGRETO: NELLA PRATICA BUDDISTA, CIÒ CHE DIFFERISCE È IL MODO DI PENSARE. INVECE DI EVITARE LE SOFFERENZE, LE VISUALIZZIAMO DELIBERATAMENTE.
LE SOFFERENZE DELLA NASCITA, LE SOFFERENZE DELL’INVECCHIAMENTO, LE SOFFERENZE DELL’INCERTEZZA, LE SOFFERENZE DELLA MORTE…CERCHIAMO DELIBERATAMENTE DI PENSARE AD ESSE, COSICCHÈ QUANDO DOBBIAMO AFFRONTARLE DAVVERO, SIAMO PREPARATI.
Infine, la più grande particolarità di questa filosofia sta proprio nella gestione della sofferenza.
Il Buddismo insegna che, in questa vita, il dolore è una componente inevitabilmente presente e, in virtù di ciò, è inutile continuare a rifuggire da esso.
Prima o poi ci raggiungerà, perciò occorre arrivare preparati a questo difficile incontro. Sii consapevole della natura mutevole delle cose. Nulla dura in eterno e tutto è destinato a cambiare nel tempo.
Opporre resistenza al cambiamento rappresenterà solamente un inutile tentativo di sfuggire alla realtà.
Perciò, non ti puoi permettere di rimanere ossessivamente attaccato a qualcosa. D’altronde, l’ossessione è sinonimo di prigionia, mentre il distacco di libertà.
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