Capita spesso di sentirsi spenti, prosciugati dell’energia e dell’entusiasmo necessari per riuscire a svoltare una noiosa routine. Promettiamo di fare molte cose, ma quando poi è il momento di agire siamo pronti a ritrattare.
La maggior parte di noi preferisce tirare i remi in barca, anziché iniziare a remare. Sarà per la fatica che richiede o per la paura di perdere la rotta, ma fatto sta che prediligiamo le parole ai fatti. Una cosa che tanti non sanno, però, è che vi sono diversi fattori capaci di prosciugare la nostra energia fisica e mentale.
Per giunta, la maggior parte di questi risultano essere molto più vicini a noi di quanto crediamo.Eccone 3:
IL DISORDINE
Il primo usurpatore di energia è senza dubbio il disordine. Pochi sanno che è dal disordine materiale che scaturisce il disordine spirituale. Infatti, se non avrai cura di riordinare ciò che ti circonda, allora non riuscirai nemmeno a sistemare il caos che ti porti dentro.
Una persona ordinata possiede un criterio di collocazione funzionante, qualità atta a renderla in totale controllo dello spazio circostante. Controllando egregiamente la dimensione spaziale in cui si trova, essa ricaverà anche un notevole vantaggio nel gestire le diverse situazioni che la vita può presentare.
Non si farà prendere dal panico, ma riuscirà a mantenere la calma e a tenere tutto sotto controllo, poichégià abituata a farlo quotidianamente.
L’ECCESSO
Un altro fattore capace di spegnere il nostro fuoco interiore è rappresentato dalla sovrabbondanza. Viviamo in una società basata sugli eccessi. Siamo passati dall’avere poco e nulla all’avere troppo.
Un eccesso di informazioni e beni materiali, assieme ad una loro scarsità, rappresentano le due facce della stessa medaglia. Infatti, se la “mancanza” ci ha privati, in passato, dell’opportunità di fare molte cose, l’eccesso che vige oggi ci priva degli stimoli necessari ad agire.
Il web, in particolare, ci espone quotidianamente a troppe informazioni e ci offre infinite possibilità, impedendoci di individuare la giusta strada da perseguire.La sovrabbondanza di opportunità, in questo senso, ci ottunde la mente ed influenza negativamente la nostra capacità di giudizio.
Vengono così a mancare l’energia ed il coraggio per intraprendere un cammino specifico. Il risultato è che sempre meno persone riescono a fare della loro vita ciò che vogliono, mentre, al contrario, sempre più gente si rassegna ad un’esistenza incolore.
In questo modo, è la lamentela a prevalere nettamente sull’appagamento.
L’ASSENZA DI FATICA
Il notevole progresso tecnologico ha determinato anche una riduzione della fatica. Se un tempo era necessario faticare di più per ottenere qualcosa, ad oggi il valore della fatica è andato a svanire del tutto.
Siamo abituati ad avere ogni cosa in qualsiasi momento, senza dover minimamente sforzarci per ottenere ciò che vogliamo. Proprio per questo motivo, abbiamo progressivamente perso lo stimolo ad agire, giacché il conseguimento del traguardo non garantirebbe un sufficiente appagamento personale.
L’assenza di motivazione, quindi, genera in noi un prosciugamento dell’energia tale da indurci ad una situazione di stallo. Qui ci costruiamo la nostra zona di comfort, nella quale rimaniamo fermi senza muovere un solo passo, in attesa che il miracolo piova dal cielo.
Ognuno di noi possiede al suo interno una luce intensa, ma purtroppo ancora troppe persone faticano a trovare l’interruttore per accenderla. Perciò, se non sei ancora riuscito a trovarlo, comincia innanzitutto a sbarazzarti di questi 3 fattori che ostruiscono il tuo cammino.
Una volta che sarai riuscito ad accendere la tua luce e a liberare la tua energia, vedrai che inizierà ad illuminarsi anche il tuo percorso.
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